top of page

Cosa davvero sta accadendo per l’aeroporto Costa D’Amalfi a Pontecagnano. La Verità...

Esiste forte confusione sulla vicenda dell’aeroporto Costa D’amalfi di Pontecagnano .

Bisogna innanzitutto fare una premessa importante al fine di fare capire a tutti di cosa davvero si tratta. Spesso leggo interventi che dimostrano la non conoscenza del complesso problema e , fatto grave , la non conoscenza delle oltre mille pagine del Master Plan dell’opera .

Quello che normalmente viene definito “ un allungamento della pista ” da 1600 metri a 2200, è in realtà un profondo , serio e impattante sovvertimento della zona . Si tratta di espropri definiti importanti, con sottrazione di terreni e case abitate. Gli espropri interessano ben Cinquantaquattro ettari (54 ettari ) che corrispondono a più di 60 campi di calcio . Questo già dovrebbe dare la misura esatta dell’opera e dell’entità dei problemi. Prima della costruzione di un opera del genere, altamente impattante sull’ambiente, esistono dei passaggi burocratici. L’Ente che deve costruire l’opera sul territorio di Pontecagnano-Faiano, Bellizzi e Montecorvino Rovella ha scelto a torto o ragione la Procedura Via ( Valutazione di Impatto Ambientale ). Questa procedura che è pubblica si svolge on line e attraverso Pec sul sito istituzionale del Ministero dell’Ambiente e della tutela del Terrirorio e del Mare a Roma.


La procedura è la N° 3378 pubblicata il 24 giugno 2016 sui quotidiani (per renderla pubblica a tutti ) .


Il 28 giugno 2016 ebbe inizio l’istruttoria tecnica e il 23 agosto del 2016 scadevano i termini per la presentazione delle osservazioni al progetto e quindi a tutta l’opera, sulla quale bisognava dare un parere di compatibilità ambientale.

In questo caso ,nonostante si trattasse di procedura pubblica di notevole interesse, notificata a tutti i comuni interessati ed enti, “ NESSUNO ” tra sindaci, amministratori pubblici, associazioni, partiti e movimenti ha ben pensato di entrare nel procedimento a difesa ,salvaguardia o a controllo di ciò che il proponente Enac voleva costruire sul territorio.


I territori e i propri cittadini che eleggono i propri rappresentanti,vanno sempre difesi e salvaguardati a prescindere da tutto .


Sembra che in questo caso, “ unico in Italia ” , a mia conoscenza , la cosa non interessasse a nessuno. Strano perché l’opera avrebbe inciso per secoli , su una ignara popolazione e andava silenziosamente a sottrarre appunto 54 ettari di territorio con enorme vocazione agricola.

Lo scrivente insieme ad altra persona ,dopo aver letto le migliaia di pagine dei documenti allegati sul sito del Ministero , preso atto che sembrava un’opera davvero devastante,inopportuna, pericolosa e sottobanco per certi aspetti nonché eccessiva per il territorio , presentarono le loro osservazione ,come consentito dalla legge vigenti.

Il procedimento piuttosto complesso è visibile sul sito del Ministero dove è possibile scaricare e leggere ogni documento, osservazione e controdeduzione. ( Vi invito a leggere ).

Il ventitré novembre del 2016 furono richieste ulteriori integrazioni dal Ministero , integrazioni presentate l’otto febbraio 2017 . Dopo questo contraddittorio il 29/09 /2017 venne emesso il parere Via n° 2503 , parere positivo con prescrizioni e raccomandazioni.


Le prescrizioni , riguardano proprio i problemi ambientali sollevati ( oltre ad altri ) per quanto riguarda la qualità dell’aria il rumore e il fenomeno del bird strike. Questo parere positivo con prescrizioni emesso dalla commissione il 6 febbraio 2018 , dopo essere stato pubblicato in gazzetta “ E’ stato impugnato al Tar dai cittadini aventi diritto ” .

Pertanto al Tar è stato impugnato e depositato il 10 maggio il decreto Via completo in tutta una serie di punti che il collegio di avvocati di Firenze, coadiuvati a Salerno, data la complessità del caso anche dalla Dottoressa Raffaella D’angelo , andrà a discutere in data da decidere.

Trattasi di impugnazione complessa, atti con moltissimi documenti e al momento due corpose relazioni . Una relazione riguarda l’ambiente e le criticità che introdurrebbe e i pericoli sulla salute umana ed è stata scritta dallo scrivente . L’altra relazione è Agronomica e mette in risalto le problematiche del settore.

Il ricorso è contro il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare,in persona del ministro; contro il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, in persona del ministro; contro l’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, in persona del legale rappresentante pro tempore e contro la Regione Campania, in persona del presidente pro tempore.

Questo ricorso è per l’annullamento del Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 36 del 6.2.2017, pubblicato in Gazzetta Ufficiale Parte Seconda n. 27 del 6.3.2018 con il quale è stata decretata la compatibilità ambientale del progetto denominato “«Aeroporto di Salerno Costa d'Amalfi» - Master Plan breve e medio termine presentato dall'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile” subordinatamente al rispetto delle Condizioni ambientali , del parere della Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale – Via e Vas n. 2503 del 29.9.2017, del parere del Ministero delle Attività Culturali e del Turismo, prot. 29449 del 23.10.2017 e del parere della Regione Campania n. 56 del 27.7.2017.

L’Enac ha solo pubblicato il 20 Aprile 2018 a ricorso non ancora inoltrato e conosciuto un semplice avviso al pubblico di avvio del procedimento di accertamento della conformità urbanistica ai sensi dell’art.2 del DPR n383 del 18/04/1994 del progetto aeroporto di Salerno “ Costa D’amalfi” Master plan a breve e medio termine.

Dagli articoli giornalistici sembra emergere fortemente il desiderio dei candidati Sindaci della cittadina di Pontecagnano – Faiano in piena campagna elettorale, di cavalcare un ipotetico “ aiuto ” o stare vicino alle 100 famiglie di espropriati.

E’ doveroso ribadire che nessun esproprio o comunicazione è attualmente in essere, esistendo tra l’altro un ricorso molto importante per l’annullamento di tutta l’opera non degli espropi .

Inoltre è chiaro che non esiste ancora un progetto esecutivo, il Master Plan non è progetto esecutivo e neppure è stato fatto altro. Lo stesso accordo tra Regione e Gesac resta un semplice accordo su un’opera da gestire e che al momento non sappiamo se sarà costruita. Comunque è palese che ha ancora tantissima strada e possibilità di essere fermata, contestata e annullata.

Restano in tutta questa vicenda alcune simpatiche considerazioni . La prima è che prima d’ora nessuno dei sindaci dei territori interessati si era minimamente interessato di intervenire nel procedimento Via che interessava il proprio territorio e i propri concittadini.

La stessa cosa dobbiamo dirla degli attuali candidati Sindaci di Pontecagnano, Mazza, Pastore, Longo e Lanzara i quali già da anni precedenti ben conoscevano la storia dell’aeroporto e le criticità e i terreni da espropiare.


Nessuno ha mai pensato di intervenire nel procedimento , come normalmente si fa sempre , per capire e prendere parte allo sviluppo o diniego dell’opera sui propri territori. Ovviamente ci chiediamo da cosa fossero distratti e dove erano. Stranissimo e incomprensibile anche il comportamento del M5s che è contro aeroporto a Firenze dove sono uno dei consulenti e pro aeroporto a Pontecagnano.

Perora tante battaglie ambientali ed è Pro aeroporto , chiaro esempio di deconnessione tra mano destra e sinistra. Dovrebbero stare più attenti ai territori , evitare che spesso per mere beghe interne , facciano finta di girarsi dall’altra parte. Fanno rumore per un sacchetto della spazzatura e dimenticano una criticità ambientale ben più grande. Questo dovrebbero spiegarlo ai 6000 elettori di Pontecagnano, ma in genere a tutta L’Italia per i comportamenti ambigui.

Credo che abbiano qualche problema a discernere tra chi fa scienza e chi professa fantascienza o lavora su argomenti e tematiche serie, avranno le loro eccellenze ma a quanto pare non eccellono troppo.

Insomma tutti hanno permesso di fare entrare Enac in casa propria senza minimamente interessarsi su cosa sarebbe accaduto e , cosa gravissima, senza tenere conto delle importanti ricadute anche dal punto di vista sanitario senza eccepire a procedure a dire poco approssimative .


E’ conosciuto a pochi che un aeroporto , non un semplice allungamento di pista ricordiamolo, non è una boccata di ossigeno . Un’opera del genere , porta con sé oltre al problema di importanti espropri di terra e case , quindi di danno diretto e immediato , un danno enorme al territorio, che il territorio restituirà agli abitanti sotto forma di patologie e riduzione della qualità della vita . Basterebbe andare a vedere cosa ne pensa la gente in Italia che vive sotto realtà aeroportuali.

L’aria si presume da modelli enac ,verrà peggiorata per sempre del 20 % , le patologie che sono ad esse collegate anche per la particolarità degli inquinanti sono importanti e complesse.

Non si tratta di fantascienza ma di Scienza. I territori avranno una importante ricaduta di inquinanti che ritroveremo nelle acque nei terreni e negli animali e umani, e che porteranno a gravi problemi per le produzioni agricole. Ovviamente non parliamo delle prescrizioni, rischi e altre cose delle quali si occuperanno i legali.

In questa sede è davvero complesso esprimere la grandezza del problema anche perché bisogna anche possedere una specifica competenza. Spesso demandiamo i consigli al pizzaiolo di turno, commerciante, impiegato ingegnere…purtroppo quando si parla di ambiente e patologie è scienza medica ,anche piuttosto complessa.

Da medico e ricercatore sul cancro , ho prodotto anche studi personali , sia nelle relazioni ambientali fatte per il Tar di Firenze che per il Tar di Salerno .

Mie sono anche le relazioni – osservazioni ambientali nei procedimenti Via presso il Ministero sia per l’aeroporto Leonardo Da Vinci Di Roma che per L’aeroporto di Linate. Rimando per tutti gli approfondimenti alla corposa documentazione sia scientifica che giornalistica che è presente in Rete.

Oggi , e parlo nel caso dell’aeroporto di Pontecagnano solo della parte ambientale e non giuridica che è altra cosa ed è corposa, dobbiamo assolutamente fare un passo indietro.

Ogni ulteriore criticità inserita in un territorio , può portare a gravi conseguenze che vedremo e valuteremo amaramente dopo decenni. In questo senso dobbiamo avere uno sguardo al futuro e disegnare le strade che non vediamo.

La moderna medicina deve per forza perorare la prevenzione primaria , a tutti è noto che abbiamo problemi di sterilità, di malformazioni, di patologie polmonari , di patologie degenerative, cardiache. Purtroppo molto di tutto questo è dovuto al carico di inquinanti che ci circonda. Duro da accettare ma è la realtà, raccontata da chi ha i titoli rilasciati dallo stato italiano per raccontarvela.

Non possiamo stilare una classifica di cosa inquina di più o di meno , dobbiamo evitare di aggiungere altro.

Lo stesso commissario Vella della commissione ambiente europeo è d’accordo su questa mia tesi e non possiamo assolutamente fare finta di girarci dall’altra parte.

Un aeroporto inquina e agisce sulla popolazione con gli stessi inquinanti di una fonderia, di una combustione di un inceneritore, probabilmente l’aeroporto attiva, mette in moto ricordi di piacere , di viaggi non di inquinamento, non di problematiche di qualità di vita.

Inoltre , come ho sempre ribadito, una cosa è partire per Amsterdam con un aereo, altra cosa è avere sulla testa in un territorio, gli aerei che ogni giorno vanno ad Amsterdam.

Il progresso, se fosse progresso , non può assolutamente avere un prezzo e se il prezzo fosse un solo bambino ammalato di cancro…o malformato , questo mai !

Bisogna migliorare tutto ciò che abbiamo, evitare di creare altre criticità o ampliarle e usare tutta la tecnologia che possediamo per evitare emissioni dolose e colpose. Non abbiamo alcuna scelta diversa.

Non esiste per l’aeroporto di Pontecagnano Faiano altra soluzione che l’opzione zero , non è possibile e opportuno inserire in questa realtà agricola un’opera tanto devastante . Tra l’altro in giro esiste la voce che ci sarà il cargo e che quindi ipotetici produttori metterebbero i loro prodotti sugli aerei.

Sottolineo che nell’orizzonte decennale temporale del Master plan “ Il cargo non è previsto ” .

Io credo davvero che pochi o nessuno abbiano letto il master plan dell’aeroporto Costa D’amalfi , bisognerebbe leggerlo per capire davvero di cosa si tratta.

Allo stato attuale è ridicolo, inutile e davvero fuori luogo che la politica si dichiari “ vicino ” agli espropriati. Primo perché non ci sono ancora…. gli espropri. Secondo perché cosa significherebbe a cose quasi fatte essere vicini alla popolazione espropriata? Significa volere pagare il funerale, dire una parola di conforto, benedire le case che dovrebbero essere demolite? Ci spieghi ad esempio Pastore che tanto parla , cosa vorrebbe fare, ma anche Lanzara, Longo e Mazza . Ma non ci dicano di voler essere vicini…perché è inopportuno in questa fase.

Chi davvero ha a cuore il territorio, si dichiari contro l’opera, metta una firma carta e penna nel procedimento , contribuisca economicamente ai vari gradi di giudizio , indichi non …il futuro dirigente dell’aeroporto come ha scritto Pastore , nella sua lista, ma cosa farà per non farlo costruire l’aeroporto e “chi dovrà interessarsi a tutti i livelli di sbarrare la strada all’opera e come ”.

Cercare di racimolare una manciata di voti in un equilibrio precario quale quello di Pontecagnano non mi sembra opportuno ed è patetico per un futuro amministratore.

Una tirata di orecchie a tutti i Partiti, Movimenti , associazioni ambientaliste e simpatizzanti, spero solo che possiate meditare e capire ora davvero di cosa si sta parlando .


spero solo che possiate meditare e capire ora davvero di cosa si sta parlando .


Vincenzo Petrosino Medico Chirurgo

Specialista in chirurgia Oncologica




Post in evidenza
Post recenti
Archivio
Cerca per tag
Non ci sono ancora tag.
Seguici
  • Facebook Basic Square
  • Twitter Basic Square
  • Google+ Basic Square
bottom of page